sabato 25 ottobre 2014

"CLASSE A” E' SINONIMO DI EDIFICIO SOSTENIBILE?

Recentemente leggendo un articolo su un intervento di riqualificazione molto noto, venivano enunciati i pregi di biocompatibilità (compatibile con gli esseri viventi) ed ecosostenibilità (compatibile con ambiente) confermati dal fatto che fosse un Classe A.
Sicuramente i professionisti  e operatori del settore delle costruzioni sono in grado di riassumere quelle che sono le caratteristiche di un edificio ad alta efficienza energetica:
  • Basso consumo energetico, legato ad un iper-isolamento dell'involucro 
  • Impiantistica efficiente, 
  • uso di energie rinnovabili e allo sfruttamento degli apporti solari e degli apporti interni
Riflettendo su questi punti, l'immagine che mi viene in mente è quella di un frigorifero. Sì proprio un frigorifero. Perché il frigorifero, pur essendo un elettrodomestico, effettivamente risponde alle stesse necessità di basso consumo e massima efficienza. E' caratterizzato da un involucro performante, con assenti o minime dispersioni anche per ventilazione, e da un impianto ad alta efficienza, una macchina frigo, identica ad una pompa di calore, che oggi è considerato il sistema più efficiente; in più il sistema di emissione del calore (o, per meglio dire nel frigo, di sottrazione) è costituito da una parete radiante, cioè ancora uno dei sistemi con maggiore efficienza.
Se a questo aggiungiamo che il frigorifero ha anche un sistema di controllo per il risparmio della luce artificiale, per trasformare un elettrodomestico in un edificio classe A manca veramente poco. Basta aggiungere sistemi di controllo degli apporti solari (es.schermature) e sistemi di captazione attiva solare, allora avremo ottenuto un perfetto modello dell'edificio in Classe A che rispetta la normativa.

Ma non possiamo costruire solo secondo la “norma energetica” perché le medesime prestazioni di base si possono raggiungere con molteplici materiali, alcuni dei quali, seppure molto preformanti, provengono da cicli di produzione altamente inquinanti e impattanti sull'ambiente.
In sostanza la sola valutazione dei consumi energetici non basta a definire l'impatto che la costruzione di un edificio ha sull'ambiente e sull'uomo.
Il comune pensiero che un edificio in Classe A sia ecologico è una forzatura dato che esiste una contraddizione evidente nel momento in cui si utilizzano materiali a base petrolchimica per ottimizzare le prestazioni e i consumi di un edificio, e quindi per ridurne il consumo di combustibile di origine petrolifera. Usare petrolio per risparmiare petrolio non può essere definito ecologico.
Questo non è quello che dovremmo volere, ma quello che siamo portati a costruire seguendo soltanto normativa.

Nei prossimi decenni saremo costretti a confrontarci con il superamento dei limiti fisici del pianeta. Dovremo tenere in considerazione il territorio, le risorse e l'impatto che gli interventi edilizi hanno sull'ambiente.
Perchè è importante preoccuparsene in edilizia? Perché in linea generale è proprio in questo settore che si consuma la maggior parte dell'energia e delle risorse (oltre il 40% del totale) e sempre in questo settore si produce un quarto dei rifiuti globali.

Intervenire sul settore edile è quindi il punto chiave per avere un elevato contributo al perseguimento degli obiettivi di sostenibilità

Esistono per questo motivo sistemi di certificazione che comprendono non solo l'aspetto energetico ma anche e soprattutto quello ambientale  descritti in questo post sulle Certificazioni energetico-ambientali


 Rodolfo Collodi architetto

 

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