giovedì 19 febbraio 2015

QUANDO LO "SPIFFERO" E' SALUTARE PER LA CASA

Accade sempre più spesso che le case siano afflitte dal problema della muffa negli ambienti interni.

Questo costituisce un problema da non trascurare in ambienti chiusi. Dapprima può creare solo sgradevoli macchie scure, ma con il peggiorare delle condizioni e il proliferare del fenomeno può arrivare a produrre un odore caratteristico, pungente e fastidioso, ma soprattutto può provocare allergie o problemi alle vie respiratorie.
La muffa può dipendere da un difetto strutturale (ponte termico, isolamento termico non efficace, eccessiva umidità da infiltrazione) o da cause accidentali (scarsa esposizione solare, insufficiente ventilazione).
Recentemente si è presentato il caso di una villa singola di due piani costruita nel 2007, con manifestazioni fungine in alcune stanze e crediamo che sia esemplare di una edilizia recente in cui chi ha realizzato l'opera non ha tenuto in dovuta considerazione l'involucro, considerandolo solo un contenitore senza che questo abbia la dovuta efficienza dal punto di vista energetico e di salubrità ambientale.
Per individuare le cause scatenanti di questo fenomeno e dare indicazioni di eventuali interventi correttivi, a seguito di un sopralluogo, abbiamo effettuato un monitoraggio ambientale. Nel nostro caso il rilevamento ha evidenziato che la manifestazione fungina è da ricondurre a muffa per condensa superficiale. Precisamente si tratta di sviluppo di muffa sulle pareti interne degli ambienti dovuto ad una condensa del vapore d'acqua presente nell'aria. Due i problemi sostanziali: la assoluta mancanza di isolamento termico di involucro e una ventilazione non efficace.



Può accadere infatti che, seppure si operino ripetuti ricambi di aria durante la giornata, non si riesca a risanare, ma solo ad arginare il problema. Ecco allora che viene spontaneo pensare alle case dei nostri nonni caratterizzate da spifferi fastidiosi, ma salutari per il continuo ricambio di aria che questi garantivano.
L'importanza del ricambio di aria è forse più chiaro se si pensa ad alcuni elementi che determinano le condizioni di comfort all'interno degli ambienti: temperatura, purezza dell'aria, umidità interna. Il ricambio costante dell'aria garantisce il “lavaggio” continuo degli ambienti con un effetto benefico anche per le superfici. 


Per contro le case dei nonni avevano condizioni ambientali che non corrispondono più agli standard di comfort desiderati oggi. Inoltre la consapevolezza dell'importanza del risparmio energetico non può che farci riflettere. In una casa isolata termicamente le perdite di calore causate dagli spifferi possono costituire anche il 30-40% delle perdite di calore totali. Per questo non si può pensare di tornare ai vecchi cari spifferi, ma gli edifici oggi devono essere dotati di sistemi che permettano di garantire la opportuna ventilazione senza perdite di calore e senza provocare discomfort. 

Rodolfo Collodi Architetto